Lo scopo ultimo della valutazione è raccogliere una quantità sufficiente di informazioni tali da comprendere il tipo di problema che la persona presenta (o non presenta), il grado di compromissione della qualità di vita, l’intensità, la frequenza e le situazioni in cui la problematica si presenta. Altrettanto importante sarà comprendere le strategie che la persona utilizza (modalità di coping) per affrontare/risolvere il problema, i fattori di rischio, di mantenimento e protettivi che ruotano intorno al disagio presentato. Solo un’adeguata valutazione permette di formulare un successivo piano di trattamento mirato e individualizzato.
Terminata la fase di valutazione, un incontro è completamente dedicato alla restituzione di quanto emerso durante il processo di raccolta delle informazioni. Questa condivisione rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso poiché si configura come un vero e proprio intervento psicoeducativo. Tale intervento prevede la spiegazione dettagliata e semplice, da parte del terapeuta, della difficoltà rilevata, dei meccanismi (cognitivi, emotivi, comportamentali) che la determinano e che la mantengono nel tempo. È fondamentale che questa condivisione avvenga in un clima di confronto.
Ogni decisione deve essere presa in modo congiunto fra terapeuta e persona. Riteniamo che questa abbia tutto il diritto di ricevere informazioni esaustive circa la propria difficoltà. Ciò le consentirà di prendere decisioni importanti rispetto agli obiettivi terapeutici che dovranno nascere poi da un compromesso fra le esigenze della persona e le osservazioni/considerazioni del clinico.