Consulenza sessuologica

Le problematiche legate alla sfera sessuale sono attualmente in aumento e si riscontra sempre maggiore difficoltà nel trovare una piena e soddisfacente armonia di coppia, per esempio, per problematiche legate a disfunzioni sessuali maschili e ad anorgasmia femminile.
La consulenza sessuologica è volta a ridurre tali difficoltà attraverso la comprensione dei fattori scatenanti e di mantenimento. Nella maggior parte dei casi le disfunzioni sessuali sono legate a quote di ansia non giustamente espressa e codificata.
Lo studio offre servizi di consulenza per affrontare e modificare le difficoltà attraverso incontri individuali e di coppia.

Consulenza e Terapia Psicologica e Sessuologica

L’approccio alle problematiche sessuali si è evoluto con il progresso delle scienze e il modificarsi dei costumi. La sessuologia e il trattamento dei disturbi sessuali sono entrate nel campo delle scienze accanto alla psicologia, e alla medicina.
L’approccio che viene qui utilizzato è la Terapia Mansionale Integrata (TMI).La TMI può essere definita una terapia strategica breve con uno scopo preciso e definito. L'obiettivo non è solo la scomparsa del sintomo ma il mantenimento del risultato raggiunto attraverso un adeguato e soggettivo livello di gratificazione sessuale. Campo d’azione privilegiato sono le disfunzioni psicosessuali, cioè quei disturbi della risposta sessuale “frigidità”e “impotenze” eiaculazione precoce e tardiva, anorgasmia, vaginismo, dispareunia ecc.. che si possono verificare in una o più fasi del ciclo della risposta sessuale (eccitazione, plateau, orgasmo, risoluzione). Naturalmente l'intensità e la durata di queste fasi varia molto da un soggetto all'altro, perché esiste un'importante componente psicologica che accompagna, stimola o addirittura deprime e inibisce una buona risposta sessuale, soprattutto nella fase dell'orgasmo.
La TMI è una terapia sostanzialmente di coppia  ma i suoi principi possono essere applicati anche a terapie individuali.

Nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali) vengono descritti i seguenti disturbi sessuali:

  • Disturbo del desiderio e dell’eccitazione femminile e desiderio ipoattivo maschile
    Questo disturbo si caratterizza per un’assenza o riduzione della volontà di coinvolgersi in attività sessuali, una riduzione delle fantasie e dei pensieri sessuali e più in generale di una mancanza di desiderio sessuale sia spontaneo che in risposta a degli stimoli solitamente erotici. Questa assenza o riduzione deve durare almeno 6 mesi e creare disagio nella persona. Delle differenze tra partner per quanto riguarda il desiderio possono dare vita a conflitti e preoccupazioni che a loro volta creano un clima non adatto per viversi serenamente la sessualità.
  • Disturbo erettile
    Questo disturbo è caratterizzato dalla difficoltà a ottenere o mantenere l’erezione nella maggior parte dei rapporti sessuali. Questa difficoltà deve presentarsi per almeno 6 mesi e creare una sofferenza nella persona. Il paziente che ne soffre spesso cerca in tutti i modi di evitare la sessualità per paura di non riuscire a ottenere o mantenere l’erezione, oppure, quando ha un rapporto, inizia a sentirsi molto preoccupato su come andrà. L’ansia e le preoccupazioni rendono difficile eccitarsi e l’erezione ne risente.
  • Eiaculazione ritardata
    Le caratteristiche di questo disturbo sono: un forte ritardo o un’assenza dell’eiaculazione nella maggior parte dei rapporti per almeno 6 mesi. Questa condizione deve creare disagio nella persona che ne soffre.
  • Eiaculazione precoce
    Questo disturbo prevede che l’eiaculazione avvenga entro un minuto dalla penetrazione vagine e prima che la persona lo desideri. Questa situazione deve manifestarsi nella maggior parte dei rapporti per circa 6 mesi e causare del disagio alla persona. La persona che ne soffre tenta in tutti i modi di controllare l’orgasmo e limitare il piacere ma questi tentativi spesso non hanno il risultato sperato.
  • Disturbo dell’orgasmo femminile

Questo disturbo prevede una difficoltà a raggiungere l’orgasmo, o delle sensazioni che accompagnano l’orgasmo molto ridotte, in tutti o quasi tutti i rapporti per un periodo di 6 mesi. Questa difficoltà si accompagna a disagio e malessere nella persona che la vive.

  • Disturbo da dolore genito-pelvico e della penetrazione

Questo disturbo è caratterizzato da difficoltà legate al dolore e alla paura del dolore al momento della penetrazione e si può accompagnare anche ad una contrazione della muscolatura vaginale tale da impedire alla persona di accogliere la penetrazione. Come per i precedenti disturbi, la difficoltà deve presentarsi per almeno 6 mesi e causare disagio e malessere alla persona.

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