Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato generalmente dalla presenza di ossessioni e compulsioni che causano un forte disagio nella persona e le impediscono di vivere serenamente la propria vita quotidiana.

Questo disturbo viene descritto nel DSM-5, ossia il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali, che aiuta il terapeuta a riconoscere il disturbo di cui soffre il paziente.

Circolo vizioso delle ossessioni e compulsioni

Per comprendere cosa siano le ossessioni basta pensare a quando non riusciamo a toglierci dalla testa quel motivetto tanto orecchiabile che abbiamo sentito in radio due giorni fa o quando il tormentone estivo del momento non se ne va dalla nostra mente. Le ossessioni sono molto simili, ma invece di essere assediata da un’innocua melodia, la mente è presa d’assalto da pensieri, immagini e impulsi ad agire sgradevoli e terribili per la persona che li vive. Questi elementi, infatti, si accompagnano a forti emozioni molto sgradevoli di ansia, paura e disgusto.

Per alleviare la sofferenza e concedersi un po’ di tregua dalle ossessioni la persona mette in atto le compulsioni, ossia dei comportamenti o delle azioni mentali come, per esempio, contare o ripetere delle frasi o delle parole.

Cause

Il disturbo ossessivo-compulsivo può essere dovuto a molteplici cause: familiari, biologiche, psicologiche e ambientali.

Ogni giorno abbiamo circa 6mila pensieri che affollano la nostra mente e la maggior parte delle volte neanche ce ne rendiamo conto, ma, nel caso di una persona che sviluppa questo tipo di disturbo, il solo fatto di aver avuto un pensiero indica che quello è in qualche modo molto importante. A questo si aggiunge il non tollerare le emozioni sgradevoli, che alcuni di questi pensieri portano con sé, e la convinzione di poter totalmente controllare l’attività della propria mente. Quando la persona ha dei pensieri sgradevoli, quindi, fa di tutto per evitarli o scacciarli mettendo in atto delle azioni mentali o dei comportamenti: le compulsioni. Dopo un breve sollievo iniziale, però, questi pensieri tornano con più forza e più intensità e la persona riesce sempre con più difficoltà a tollerare le emozioni negative che li accompagnano. Tutto ciò dà vita a un circolo vizioso da cui è difficile uscire da soli.

Terapia Cognitivo Comportamentale

La Terapia Cognitivo Comportamentale è uno strumento molto efficace per affrontare questa tipologia di disturbo. Questo tipo di intervento aiuta la persona a diventare consapevole dei meccanismi del disturbo, a trovare delle strategie più efficaci per gestire i pensieri e a tollerare al meglio le emozioni che li accompagnano.

Per approfondire:
- La mente ossessiva. F. Mancini (a cura di). 2016, Milano: Raffaello Cortina Editore
- Il disturbo ossessivo-compulsivo. Caratteristiche cliniche e tecniche di intervento. D. Dèttore. 2002, New York: McGraw-Hill Education

Terapie di terza generazione

Le terapie di terza generazione sono un’evoluzione della Terapia Cognitivo Comportamentale. Tra queste, la terapia ACT (Acceptance and Commitment Therapy) è molto efficace in quanto aiuta la persona a dare un peso differente ai propri pensieri in modo da non esserne invaso. Altri approcci della terza generazione sono, per esempio: le terapie basate sulla Mindfullness che aiutano il paziente a gestire in maniera più efficace i propri pensieri e la CFT (Compassion Focused Therapy) che aiuta la persona a tollerare meglio le emozioni, anche quelle sgradevoli.

Per approfondire:
- ACT. Teoria e pratica dell’Acceptance and Commitment Therapy. S.C. Hayes, K.D. Strosahl, K.G. Wilson. 2013, Milano: Raffaello Cortina.
- Vivere momento per momento. A. Sabbadini (trad.), J. Kabat-Zinn. 1990, Milano: Tea Pratica.
- La terapia focalizzata sulla compassione. Caratteristiche distintive. P. Gilbert. 2018, Milano: Franco Angeli.

 

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